Giovani e vino nel mercato dei consumi fuori casa

Vino: l’Università Sapienza di Roma è stata premiata per il miglior progetto per l’iniziativa “Comunicare il consumo responsabile”

Durante l’evento è stato premiato il miglior progetto di ciascuna università partecipante e tra questi, uno sarà selezionato per rappresentare l’Italia alla finale del contest europeo in programma il prossimo 19 novembre a Bruxelles.

Sono stati inoltre presentati i dati Tradelab relativi al consumo dei giovani: nel 2024, il mercato dei consumi fuori casa in Italia ha superato i 100 miliardi di euro, con quasi 10 miliardi di visite. I giovani tra i 23 e i 34 anni rappresentano una quota rilevante: 20% del valore complessivo e 19% delle visite.

Il mercato dei consumi di vino fuori casa vale oltre 100 miliardi di euro al sell-out e genera quasi 10 miliardi di visite.

Nel 2024 è cresciuto a valore, ma ha mostrato una leggera flessione a visite. I giovani dai 23 ai 34 anni rappresentano il 20 per cento del mercato a valore.

Quasi il 30 per cento delle consumazioni di bevande analcoliche è generato dai giovani, contro il 18 per cento delle bevande alcoliche. I giovani contribuiscono di più alla categoria cocktail e spiriti lisci e meno a quella del vino.

Opportunità di crescita per il vino e le bollicine si riscontrano nelle occasioni serali. Nella ripartizione consumazioni bevande durante la cena, il 49 per cento è analcolico, il 40 per cento alcolico e l’11 per cento per vino e bollicine.

I giovani preferiscono bollicine, vino bianco, vini fruttati e leggeri, con il 95 per cento che sceglie in autonomia, mentre solo il 5 per cento chiede consiglio al barista/ristoratore.

Il prezzo e la sostenibilità sono i fattori più rilevanti per i giovani, mentre l’abbinamento con il cibo e il territorio di provenienza sono meno rilevanti.

Cresce l’interesse verso le bevande zero/low alcol, con una diffusa conoscenza di vini con basso/zero alcol: quasi 7 italiani su 10 sanno dell’esistenza di vini a basso contenuto alcolico. Cresce, ma rimane bassa la quota di chi dichiara di averli già provati (8 per cento).

Infine, aumenta la quota di italiani intenzionati a consumare vini senza alcol o a basso contenuto alcolico, che nel 2024 raggiunge il 33 per cento.

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