A Roma la tappa di Generali e Confindustria dedicata al Lazio per diffondere la cultura della gestione del cyber risk tra le PMI
Ha avuto luogo a Roma la prima tappa dell’anno del roadshow dedicato al territorio per diffondere e promuovere la cultura della gestione del cyber risk tra le aziende di piccole e medie dimensioni, con la presentazione del Rapporto Cyber Index PMI Lazio.
Cyber Index PMI, realizzato da Generali e Confindustria, con il supporto scientifico dell’Osservatorio Cybersecurity & Data Protection della School of Management del Politecnico di Milano e con la partecipazione dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, evidenzia e monitora nel tempo il livello di conoscenza dei rischi cyber all’interno delle organizzazioni aziendali e le modalità di approccio adottate dalle stesse per la gestione di tali rischi.
L’evento è il primo appuntamento territoriale dell’anno in corso e segue la presentazione del Rapporto Cyber Index PMI 2024 del 27 marzo. Inoltre, sarà lanciata in questa sede la prima survey dedicata al Rapporto del 2025.
La cultura della cyber sicurezza nel Lazio
Delle PMI laziali che hanno partecipato alla survey per monitorare lo stato di consapevolezza delle loro organizzazioni aziendali sui rischi cyber, il 12 per cento è fornitore di multinazionali e imprese sopra i 1.000 dipendenti, il 15 per cento ha Relazioni con la Pubblica Amministrazione e il 16 per cento ha sede o impianti all’estero.
Il 60 per cento delle imprese coinvolte ha dichiarato di fare ricorso all’utilizzo di strumenti digitali per supportare la propria attività produttiva e il 4 per cento ha subito violazioni negli ultimi 4 anni. Cyber Index PMI Lazio deriva da una valutazione su tre diverse dimensioni: l’approccio strategico, la capacità di comprendere il fenomeno e le minacce (identificazione), l’introduzione di leve per mitigare il rischio (attuazione).
Il Rapporto evidenzia come le PMI laziali dimostrino uno scarso livello di consapevolezza e preparazione con un punteggio medio di 47 su 100, superiore alla media del Centro Italia (41 su 100) ma inferiore alla media nazionale (52 su 100).
Un dato coerente con la valutazione delle tre diverse dimensioni: in termini di approccio strategico, ovvero la definizione di investimenti e la formalizzazione di responsabilità da parte della popolazione aziendale, le PMI laziali ottengono un punteggio medio di 48 su 100; rispetto alla capacità di comprendere il dominio aziendale e la filiera, monitorando le risorse e gli asset aziendali, ovvero l’identificazione, il punteggio medio è di 43 su 100, in linea con la media nazionale; per quanto riguarda le leve di attuazione, ovvero la selezione del corretto mix di competenze e modelli organizzativi e di implementazione di iniziative concrete in termini di persone, processi e tecnologie, le PMI laziali ottengono un punteggio medio di 51 su 100.
I rispondenti, rappresentativi dell’intera popolazione di PMI laziali, possono essere raggruppati in 4 livelli di maturità:
- il 10 per cento (vs. 15 per cento nazionale) è considerato maturo : ha un approccio strategico alla materia, è pienamente consapevole dei rischi ed è in grado di mettere in campo le corrette leve di attuazione con iniziative che riguardano persone, processi e tecnologie
- il 30 per cento (vs. 29 per cento nazionale) può essere definito come consapevole : è in grado di comprendere le implicazioni dei rischi cyber, ma con una capacità operativa spesso ridotta per poter mettere in campo le corrette azioni
- il 35 per cento (vs. 38 per cento nazionale) è informato : non pienamente consapevole del rischio cyber e degli strumenti da mettere in atto, si approccia al rischio cyber in modo «artigianale»
- il 25 per cento (vs. 18 per cento nazionale) può essere definito principiante : poco consapevole dei rischi cyber e con una quasi nulla implementazione delle misure di protezione
Continua il roadshow di Confindustria e Generali per diffondere la cultura della cyber sicurezza tra le piccole e medie imprese italiane
Nell’ottica di aumentare la conoscenza su temi di cyber security e di attacchi informatici per le imprese, sono ripartiti oggi gli incontri di formazione e workshop su base territoriale. Gli esperti di Generali e la rete agenziale coinvolgono, con la loro consulenza di valore, le imprese associate a Confindustria, per garantire una maggior consapevolezza dei rischi legati alla crescente digitalizzazione e per proteggere le imprese dal crimine informatico. Dopo il primo appuntamento del 2025 di Roma, il roadshow continuerà nel corso dei prossimi mesi a Napoli e Genova.